Roberto Barni è nato il 30 settembre 1939 a Pistoia, attualmente vive e lavora a Firenze. Dopo gli esordi legati ad una figurazione di ambito Pop all’interno della denominata “Scuola di Pistoia” degli anni ’60, Barni, , successivamente, approderà ad esperienze minimaliste-concettuali; questo periodo viene definitivamente superato all’inizio degli anni ’70 quando con un’opera simbolica Resurrezione del1972 ritorna alla storia e alla pittura. Nel 1976 l’artista usa per la prima volta il termine “anacronismo,” per connotare le opere di questo periodo. Nel giro di pochi anni Maurizio Calvesi, Italo Mussa, Marisa Vescovo, Paolo Balmas, Italo Tomassoni, ed altri, diffonderanno criticamente a livello internazionale tale tendenza; Barni, tuttavia, sfugge ad ogni...
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Roberto Barni è nato il 30 settembre 1939 a Pistoia, attualmente vive e lavora a Firenze. Dopo gli esordi legati ad una figurazione di ambito Pop all’interno della denominata “Scuola di Pistoia” degli anni ’60, Barni, , successivamente, approderà ad esperienze minimaliste-concettuali; questo periodo viene definitivamente superato all’inizio degli anni ’70 quando con un’opera simbolica Resurrezione del1972 ritorna alla storia e alla pittura. Nel 1976 l’artista usa per la prima volta il termine “anacronismo,” per connotare le opere di questo periodo. Nel giro di pochi anni Maurizio Calvesi, Italo Mussa, Marisa Vescovo, Paolo Balmas, Italo Tomassoni, ed altri, diffonderanno criticamente a livello internazionale tale tendenza; Barni, tuttavia, sfugge ad ogni classificazione, ama seguire un percorso di ricerca individuale. Dal 1980 al 1983 l’artista pistoiese esegue un ciclo iconografico denominato Paternità, contemporaneamente dipinge una serie di tele Le avventure del pensiero domestico nelle quali compare per la prima volta l’uomo bendato, emblema fondamentale del dissidio umano e personaggio chiave nel percorso poetico barniano. In questi anni l’artista espone nelle principali gallerie italiane in mostre personali e collettive, in seguito la sua attività espositiva si intensifica raggiungendo le principali città europee. Nel 1987 la produzione artistica di Barni viene apprezzata al Queens Museum, da questo momento i contatti newyorkesi non cesseranno mai. L’esposizioni di Barni d’ora in poi, si susseguiranno a ritmi incalzanti in tutta Europa ed America. Barni prosegue l’azione profetica del fare artistico, concentrandosi ultimamente nella realizzazione delle famose sculture
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